Aloe Arborescens Ghinone - descrizione della pianta e dell'estratto del prodotto naturale. Le aloe e come riconoscescerle. Testimonianze.

Aloe Arborescens Ghignone

L’Aloe Arborescens Ghignone Superiore.

Introduzione

Oggi vi scrivo un articolo particolare. Ho voluto aspettare un pò di tempo prima di scrivere questo articolo e dare anche la mia semplice testimonianza e per farlo vi voglio raccontare tutto.

Ringrazio l’azienda famiglia di Ottavia Ghignone per la nostra Cooperazione e per avermi fatto questa richiesta nello scriverci un articolo.

Nel Mondo esistono oltre 350 varietà di Aloe, tutte piante che fanno parte della grande famiglia delle Aloacee. Le due varietà in assoluto più utilizzate e più diffuse sono l’Aloe Arborescens e l’Aloe Vera.

La più famosa di aloe è L’Aloe Vera utilizzata molto ad uso topico ma anche ad uso interno….

Oggi mi vorrei soffermare molto sull’Aloe Arborescens. Questo vi accorgerete che è un argomento molto diverso dal solito e unico per ciò che vi scriverò.

L’Aloe Arborescens Ghinone è Superiore. Perchè?

Capiamo insieme la differenza.

Le sue origini: Sud America, Brasile Venezuela.

L’aloe Arborescens essendo una pianta con foglie più piccole, rimane molto più concentrata di principi attivi rispetto all’aloe vera, perchè la sua gelatina è molto spessa quindi concentrata.

L’aloe Arborescens fino a 0 gradi riesce a resistere benissimo al freddo perchè il suo succo è molto concentrato e la polpa è spessa.

L’Aloe Vera potrebbe avere qualche problema con il freddo e può tende all’Ipotermia perchè risulta più gelatinosa e quindi meno resistere al freddo, essendo che contiene più acqua ma minori principi attivi.

L’Aloe Arborescens ha molti più principi attivi rispetto all’Aloe vera e contiene molto calcio, molto potassio, selenio e molto ferro, insomma questa pianta ha i minerali triplicati, più intensi.

La storia dell’Aloe Ghinone di Ottavia e famiglia.

Negli anni ’80, Ottavia Ghignone si imbarcò in un viaggio in Brasile, dove incontrò una specie di Aloe chiamata localmente “la bavosa”. Affascinata dalla pianta e sperimentandone personalmente i benefici per problemi di varici e microcircolazione periferica, decise di importarla in Italia.

Negli anni ’90, fondò l’azienda Ottavia Ghignone e divenne celebre come “la Regina dell’Aloe” nel Piemonte, vendendo foglie e derivati nei mercati rionali. Il figlio Gianfranco Lanza, laureato in naturopatia, si unì all’azienda e insieme svilupparono l’Aloe Ghignone Superiore.

Il marchio Aloe Ghignone Superiore, derivato da piante importate direttamente dal Brasile e lavorate seguendo la ricetta del frate francescano Padre Romano Zago, fu registrato negli anni 2000. Il prodotto, senza aloina e alcool, diventò sinonimo di qualità e prestigio, nonostante fosse più costoso.

Ancora oggi, Ottavia Ghignone supervisiona personalmente la selezione delle foglie per garantire un prodotto eccellente, realizzato nei laboratori certificati con piante adulte e di alta qualità.

Processo di lavorazione

Il processo di lavorazione dell’Aloe Arborescens è più lungo e più complicato rispetto all’Aloe Vera ed è una pianta che cresce molto più lentamente rispetto alla vera…

Questa pianta ha dei costi di estrazione 20 volte superiori.

La lavorazione è manuale per ottenere il succo con la spremitura a freddo e la decorticazione manuale.

L’Aloe Superiore Ghignone è l’eccellenza nel mondo dell’Aloe Arborescens in quanto è decorticata manualmente e spremuta a freddo, non è comparabile a nessun prodotto presente in commercio

I competitor

Molti competitor seguono la ricetta di Padre Romano Zago, che combina 500 ml di miele, 350 grammi di foglia e alcol come conservante. Questo metodo riduce i costi usando solo 350 grammi di Aloe per litro e frullando grossolanamente le foglie, senza eliminare completamente l’aloina.

L’aloina è irritante per l’intestino e può causare aborti, quindi è sconsigliata alle donne in gravidanza. Per mascherare i suoi effetti, i produttori aggiungono alcol, sostenendo falsamente che funzioni come veicolante.

Invece, l’Aloe Ghignone è unica grazie alla spremitura a freddo e alla decorticazione manuale, che eliminano completamente l’aloina. Questo processo garantisce un prodotto sicuro e privo di effetti collaterali, distinguendosi per qualità e sicurezza.

L’ALOE GHIGNONE E STATO IDEATO PER UN USO E SUPPORTO DELLE TERAPIE ONCOLOGICHE

Ecco perchè questo tipo di Aloe è differente e l’unico adatto all’abbinamento di varie terapie importanti.

Eccoci arrivati al punto più importante. Sulla base del contenuto di principi attivi, l’Aloe arborescens Ghignone si distingue per una composizione superiore rispetto all’Aloe barbadensis (nota come Aloe Vera). Tuttavia, è importante sottolineare che finora non esistono studi clinici controllati e randomizzati che abbiano dimostrato in modo definitivo la superiorità di una varietà di Aloe sull’altra.

Inoltre, l’Aloe non contiene un solo principio attivo, ma un insieme di numerosi componenti potenzialmente terapeutici.

Questi comprendono tre principali tipi di molecole:

  1. Molecole di natura antraciclinica, come l’aloina e l’aloesina.
  2. Molecole di natura antrachinonica, come l’aloe-emodina.
  3. Molecole di natura polisaccaridica, come l’acemannano e il glucomannano.

Questa diversità di composti conferisce all’Aloe una vasta gamma di potenziali benefici terapeutici, rendendo entrambe le varietà preziose per diverse applicazioni.

Di conseguenza, l’uso dell’Aloe è attualmente più un’iniziativa popolare che un trattamento basato su solidi studi clinici, come invece dovrebbe essere. Va notato che anche una somministrazione cronica di Aloe per diversi mesi non comporta effetti collaterali significativi.

La dose minima consigliata di Aloe a livello clinico è di 100 ml, da assumere tre volte al giorno, e in alcuni casi può essere anche maggiore, grazie all’assenza di aloina.

In particolare, l’Aloe Arborescens Ghignone ha dimostrato la capacità di potenziare l’efficacia e ridurre la tossicità di molti chemioterapici comunemente utilizzati, come le antracicline, il 5-fluorouracile, il cis-platino e i suoi derivati. Inoltre, almeno a livello sperimentale o clinico-preliminare, l’Aloe Arborescens si è rivelata attiva contro vari tipi di neoplasie, inclusi il carcinoma mammario, il carcinoma polmonare, le neoplasie gastro-enteriche e delle vie urinarie, i tumori ginecologici e le neoplasie emolinfopoietiche.

L’Aloe è stata anche favorevolmente associata ad altri fitoterapici con potenziale azione anti-cancro, come la mirra, la magnolia, il loto, la cannabis e la curcumina. Pertanto, la percezione comune di una contrapposizione tra la chemioterapia anti-tumorale e l’Aloe, o più in generale tra la chemioterapia e le terapie alternative, è da considerarsi una “falsa notizia”. Tuttavia, è altrettanto errato ritenere che le terapie oncologiche standard e quelle alternative o complementari possano essere combinate solo sulla base di ragionamenti teorici; ogni singola combinazione deve essere clinicamente attestata come efficace.

L’Aloe Superiore Ghignone è l’eccellenza nel mondo dell’Aloe Arborescens in quanto è decorticata manualmente e spremuta a freddo, non è comparabile a nessun prodotto presente in commercio.

L’azienda di Famiglia Ghinone vende derivati, per via dei gravi effetti collaterali prodotti nella realizzazione del “fai da te” …

Aloe Ghignone ricorda che i protocolli produttivi e l’attento sistema di qualità utilizzati per la produzione di tutti i prodotti Aloe Ghignone, consentono di garantire l’assenza di aloina, di aloe emodina e di ogni altro derivato dell’idrossiantracene a cui l’EFSA fa riferimento.

I protocolli produttivi di Aloe Ghignone vengono utilizzati da diversi anni ormai, anche prima dell’intervento dell’EFSA. Nessuno dei prodotti Aloe Ghignone a base di succo d’aloe è incluso nell’ambito della normativa in evoluzione e non è a rischio di essere tolto dal mercato.

Aloe Ghignone ricorda che:

  • i succhi Aloe Ghignone sono esclusivamente a base di succo e polpa d’aloe “gel sine cute” ossia parti della pianta naturalmente prive di antrachinoni.
  • ogni singolo lotto di succo e polpa d’aloe destinato ai succhi Aloe Ghignone viene sottoposto ad accurate analisi che prevedono anche verifiche sull’assenza di aloina.

IMPORTANTE = Nuova legge UE del 2021

Dallo scorso 8 Aprile 2021, esiste una nuova legge che IMPEDISCE di mettere sul mercato i prodoti Idrossiantraceni (irritante dell’intestino) sulle Aloe Arborescens; ecco perchè L’aloe Ghignone è Superiore, ed e molto utilizzata su GASTRITE, COLITE, COLITE ULCEROSA, MORBO DI CROHN E DIVERTICOLI…

Dal 2021 c’è una legge che ha estromesso tutti i frullati con foglie di aloe, miele e grappa. E con questa nuova legge, e stata completamente estromessa la presenza di aloina nelle Aloe Arborescens.

Nell’azienda Aloe Ghignone, già dal lontano 2012, il prodotto di Aloe Arborescens è sempre stato realizzato senza aloina. Per questo l’Aloe Ghignone è il prodotto Top – Leader sul mercato.

Il Parere del Ricercatore Adelio Alberto Mora

L’Aloe Arborescens Ghignone è una delle migliori sul mercato per le sue eccezionali proprietà salutari. Ho personalmente utilizzato questo prodotto per purificare vari organi del corpo e l’ho trovato molto utile come supporto nelle terapie per malattie gravi.

Le proprietà benefiche di questa pianta sono state divulgate da Padre Romano Zago e confermate nel 2009 dal Dr. Paolo Lissoni e dal suo team presso l’Ospedale San Gerardo di Monza. Il loro studio ha mostrato come l’Aloe Arborescens possa supportare le terapie chemioterapiche.

Aloe Ghignone migliora ulteriormente queste proprietà grazie a un processo di lavorazione accurato, in cui le foglie vengono decorticate a mano e spremute a freddo.

Per maggiori dettagli, lo studio del Dr. Paolo Lissoni è intitolato “A Randomized Study of Chemotherapy Versus Biochemotherapy with Chemotherapy plus Aloe arborescens in Patients with Metastatic Cancer”.

Differenze estetiche – ad occhio.

Anche se appartengono alla stessa famiglia, l’Aloe Vera e l’Aloe Arborescens si distinguono facilmente con un semplice esame visivo. Si tratta infatti di due specie botaniche con struttura del tronco, delle foglie e dei fiori completamente diverse.

✅ Il tronco. L’Aloe Vera cresce e si sviluppa a forma di cespuglio, senza avere un tronco centrale, con le foglie la cui base parte direttamente dal suolo e un’altezza massima che in genere non supera il metro d’altezza anche nelle piante più grandi.

Al contrario l’Aloe Arborescens ha un tronco legnoso centrale e varie ramificazioni che si sviluppano in modo caotico. Nei climi tropicali l’Aloe Arborescens (che prende il suo nome proprio dalla struttura ad alberello) può arrivare a superare i 4 metri d’altezza con foglie più piccole.

✅ Le foglie. L’Aloe Vera ha foglie di color verde chiaro, colore che può ingiallire nel tempo a causa dell’esposizione solare. Nell’Aloe Vera queste foglie sono molto grandi e ricche di gel, tant’è che nelle piante adulte una singola foglia può arrivare a pesare anche 2 kg, con una lunghezza che può variare dai 60 ai 90 cm.

Nell’Aloe Arborescens le foglie sono strette e filiformi, di colore verde scuro, contengono meno gel e sono decisamente più corte.

✅ Il fiore. Aloe Vera in fiore Le due piante si distinguono per tempi e colorazione della fioritura. L’Aloe Vera inizia a fiorire col sopraggiungere della primavera, nei primi giorni di Marzo, formando un’infiorescenza formata da numerosi fiori di color giallo. L’Aloe Arborescens invece fiorisce a Dicembre. La struttura del fiore è del tutto simile a quella dell’Aloe Vera, ma il colore può variare da tonalità dell’arancio a un rosso acceso. Grazie al maggior spessore della cuticola esterna e alla tipica forma filiforme delle foglie, l’Aloe Arborescens si differenzia dall’Aloe Vera per una maggiore resistenza ai climi freddi. Tuttavia va detto che pur essendo più resistente, anche la varietà Arborescens non resiste più di tanto a temperature sotto 0°.

Qual’è la migliore in linea generale?

Quello che più ci interessa sapere è che differenza c’è tra Aloe Arborescens ed Aloe Vera da un punto di vista puramente qualitativo e quantitativo del suo succo(proprietà).

Una persona poco esperta del settore, potrebbe infatti pensare che l’Aloe Vera, essendo la più utilizzata dall’industra cosmetica e farmaceutica, sia anche la varietà migliore.

In realtà è esattamente l’opposto.

L’Aloe Arborescens infatti possiede una concentrazione di principi attivi tre volte superiore rispetto all’Aloe Vera e di fatto anche un’attività terapeutica maggiore.

Oltre a un maggior contenuto di aminoacidi, l’Aloe Arborescens ha dalla sua una concentrazione molto più alta di elementi antrachinonici, responsabili non soltanto dell’effetto lassativo e depurativo del succo, ma anche delle proprietà antivirali, antimicrobiche ed antitumorali.

Questo è per spiegavi in linea generica le differenze e le proprietà dell’Aloe Arborescens.

Aloe arborescens Ghinone e le malattie autoimmuni.

L’Aloe Ghignone è un potente regolatore del sistema immunitario poiché favorisce un’azione di compensazione nelle malattie autoimmuni, come per esempio artrite reumatoide, fibromialgia, lupus, e molte altre ancora.

Aloe Ghinone in gravidanza e allattamento.

A differenza di tutti gli altri prodotti in commercio a base di aloe, l’Aloe Ghignone può essere assunta regolarmente anche in gravidanza e durante l’allattamento, poiché non contiene aloina è spremuta a freddo ed è decorticata a mano.

Conclusioni finali

Quello che voglio farvi capire e che in questo caso L’aloe Arborescens di Ghinone viene utilizzato ad è l’unico indicato per le Terapie Oncologiche per via di come viene lavorato.

Non sono qua a scrivere che l’Aloina fa male, ma semplicemente che in questo caso l’Aloina non è proprio indicata da abbinare a delle Terapie Oncologiche….

Questa tipologia di Aloe Ghinone per come è stata idealizzata e lavorata è proprio mirata da abbinare alle terapie oncologiche e altre ad esse connesse.

CONCLUSIONE SULL’ALOINA

L’aloina è una sostanza presente in alcune piante dell’Aloe, nota per le sue proprietà farmacologiche come già vi ho spiegato in un’altro articolo e nella mia videolezione che trovate sul sito e sul mio canale nuovo in YOUTUBE

Tuttavia, è importante notare che l’aloina può anche avere effetti collaterali, specialmente se assunta in dosi elevate o per lunghi periodi. Questi effetti collaterali possono includere crampi addominali, diarrea e irritazione intestinale.

Pertanto, stando a tema di questo articolo e stando nel campo delle Terapia Oncologiche, e sconsigliabile utilizzare prodotti contenenti alta concentrazione di aloina.

In questo caso e per gli scopi terapeutici descritti in questo articolo e le lunghe terapie è meglio non assumere aloina.

Mia testimonianza

In conclusione a questo lungo lungo articolo… Posso testimoniare come questa tipologia di Aloe per varie terapie molto importanti sia un validissimo aiuto per essere assunta costantemente nel tempo al fianco della terapia che state già eseguendo con il vostro professionista.

Potete già capire dall’articolo quando per me sia importante tutta questa descrizione e come mi sono trovata molto bene nell’assumerla specialmente in un periodo importante di salute e terapie particolari che ho sperimentato…

Ho avuto poi modo di seguire dei miei clienti nel tempo che l’hanno assunta trovando grandissimi benefici nei mesi e miglioramenti vari anche dalle visite…

Sinceramente non so cosa posso scrivere al riguardo perchè ho sperimentato tanto e nel mio lavoro ho seguito persone che l’hanno assunta durante terapie oncologiche particolari…

Vi posso dire che i risultati sono visibili e testati … E una terapia diversa ma naturale, fitoterapica, da integrare.

Un abbraccio a tutti e grazie di assere arrivati fino alla fine dell’articolo. Miryam Pala

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