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Chiarimenti sul Mondo Energetico e quello Sciamanico – Due dimensioni da non confondere

Nel mio cammino spirituale e dei suoni e nel lavoro come Sanadora, una delle comprensioni più significative che si sono radicate in me – grazie anche a indagini spirituali profonde e per esperienza diretta – è la distinzione tra il mondo energetico e quello sciamanico.
È una differenza che tendo sempre a sottolineare con attenzione, poiché oggi, con il crescente interesse per la spiritualità, si tende spesso a mescolare questi due ambiti, creando confusione sia nelle persone che si seguono e sia sulle persone che vengono “addestrate”.

Questa confusione deriva in molti casi dalla mancanza di un vero addestramento che di solito dura anni e anche molti ma molti anni, serve una giusta guida (spesso più grande di noi) che insegni a discernere con chiarezza i diversi tipi di esperienza e contatto, cosa che ora nella società moderna o nelle scuole non c’è quasi più.

Se ne parla poco, e questo porta facilmente a sovrapporre realtà che, in verità, sono molto diverse tra loro oppure capitano situazioni di culture che mischiano le cose tra loro creando però caos e disordine alle persone in vari livelli.

Queste erano parti delle prime regole che mi erano state tramesse dalle maestre del passato e che sono delle leggi di Vita in una Via Spirituale detta anche Via Sciamanica.

Contatto Energetico e Contatto Sciamanico: Qual è la differenza?

La distinzione tra i due è sottile ma fondamentale.

• Quando parliamo di contatto energetico, ci riferiamo a un’interazione con le vibrazioni o l’energia emessa o trattenuta da un luogo, da un oggetto o da una persona. È come percepire un’eco, una traccia, un’impronta lasciata.

• Il contatto sciamanico, invece, è un incontro diretto con lo spirito dell’oggetto, del luogo o della persona. È un contatto che avviene a livello profondo, spesso sul piano dell’anima, e consente un dialogo consapevole e reciproco.

Nel caso di un essere umano, il contatto energetico può far emergere sensazioni, ricordi, memorie vibrazionali; il contatto sciamanico, invece, permette una connessione con l’anima stessa della persona.

Spirito e Anima: due presenze diverse

Questa distinzione affonda le sue radici in antiche visioni filosofiche e spirituali, secondo cui ogni essere umano possiede un’anima, mentre ogni elemento esistente nella creazione – sia esso un oggetto, un animale, un elemento naturale o un luogo – è animato da uno spirito.

Pur potendo sembrare concetti simili, anima e spirito si manifestano in modo molto diverso nel lavoro sciamanico.

Un esempio concreto: il tempio

Immagina di trovarti davanti a un tempio molto antico.

• Attraverso un contatto sciamanico, puoi entrare in relazione diretta con lo spirito del luogo e con l’essenza stessa del tempio. Puoi dialogare con questa presenza, chiedere a quale divinità era consacrato, comprendere i rituali che vi si celebravano, ricevere informazioni sulla sua trasformazione nel tempo.

• In un contatto energetico, invece, potresti percepire frammenti di memoria, immagini di cerimonie, sensazioni legate a ciò che è accaduto in passato. Ma queste informazioni possono essere frammentarie, talvolta fuorvianti, soprattutto se legate ad eventi recenti o particolarmente intensi che hanno lasciato una forte impronta energetica, pur non appartenendo al nucleo sacro originario.

In casi come questo, c’è il rischio di fraintendere o addirittura di mancare di rispetto alla divinità originaria, soprattutto se il passaggio da un culto all’altro è avvenuto in modo traumatico o disarmonico.

Una metafora quotidiana

Per rendere tutto più semplice, immagina che un amico venga a trovarti. Parlando direttamente con lui, vivi un contatto reale, vivo, sciamanico.

Se, dopo essere andato via, dimentica la sua giacca, questa conserverà il suo odore, qualche oggetto nelle tasche, forse un frammento della sua presenza… ma non è lui.

È solo una traccia energetica.

Ecco: lo stesso accade con i luoghi, gli oggetti e le persone. Il contatto energetico offre segnali, memorie, ma è solo il contatto sciamanico che apre la via a un dialogo autentico con lo spirito.

Lavorare nei luoghi: cosa è importante sapere

Prima di compiere qualsiasi lavoro spirituale in un luogo, è indispensabile accertarsi che gli spiriti che lo abitano siano pacificati; non parlo di domandare e sentire l’ambiente – la traccia – ma di una vera e propria comunicazione con spiriti precisi del luogo.

Solo in questo stato di equilibrio possiamo ricevere indicazioni autentiche, ed entrare in relazione con lo spirito del luogo in modo armonico e rispettoso.

Per più sicurezza questo ruolo viene dato da sempre allo Sciamano o ad una persona Sacra che Dialoga direttamente con i mondi.

Ricordo alcune regole: non tutti possono essere Sciamani, e gli Sciamani usano vari mezzi anche sonori e non sonori per il loro Momento Sacro con Dio e gli Spiriti.

Tutte le persone sono Sciamanisti ma pochi sono veramente Sciamani e sono riconosciuti direttamente e prima di tutto dai mondi Alti e Bassi Invisibili. Spiego questa differenza nel mio ARTICOLO “E figo fare la Sciamana?”

Per questo motivo, insisto spesso sull’importanza di valutare bene dove si svolgono rituali o attività spirituali. Non tutti i luoghi sono adatti, e non ovunque si può operare liberamente. Serve il consenso del luogo stesso, il permesso da parte degli spiriti.

E questo consenso non si ottiene semplicemente “sentendo l’energia” o fidandosi di una sensazione passeggera:
serve qualcuno in grado di comunicare veramente con il mondo spirituale, capace di chiedere e ricevere risposte chiare.
È un atto sacro, non una percezione soggettiva.

Ti consiglio anche un’altro mio articolo “GLI ANIMALI GUIDA E DI POTERE _ DELUCIDAZIONI”

Doni rari e casi speciali

Ci sono rare occasioni in cui persone con Doni Alti ricevono autorizzazioni direttamente da piani spirituali superiori. In quei casi, è un Maestro o un Essere dei livelli elevati a indicare dove recarsi, cosa fare, e quale spirito sarà presente in accordo.

Ma si tratta di eventi eccezionali, che coinvolgono anime potenti, profondamente preparate, spesso Iniziati o Sciamani Santi di un’anima molto Anziana o Anime Cristalline che portano con sé un’antica eredità spirituale.

A me accade solo in circostanze particolari, proprio per la mia predisposizione, il mio cammino e ciò che porto con me da tempi molto antichi.

Custodia, rispetto e il sacro dei luoghi

Mi sento di prendere una posizione chiara verso quella che definisco una deriva di “colonialismo spirituale”, ovvero la tendenza – sempre più diffusa – a utilizzare in modo superficiale o inconsapevole i luoghi sacri, questo specialmente in Sardegna.

Essendo io una custode e sanadora per discendenza, ho la responsabilità, l’istruzione e l’onore di questo ruolo portando Divulgazione/Chiarimenti e Formando le Persone in queste Conoscenze Basilari.

Lavorare con lo spirito di un luogo è un compito delicato e profondo, non è alla portata di tutti, né può essere improvvisato. È un atto che richiede rispetto, ascolto, consapevolezza e, soprattutto, autenticità spirituale.

Sò che potrei essere molto cruda a scrivere tutto questo ma è quello che sono stata chiamata a fare fin da piccola ed è quello per la quale sono stata istruita e che rappresenta la realtà antica e attuale del nostro Mondo Visibile/Materiale e quello Invisibile .

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Conclusione

Solo così potremo davvero camminare con integrità su un sentiero di verità, radicato nello Spirito e non nell’illusione.

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Con amore e rispetto, Myriam Miri Pala

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