Cimatica – Origine sonora che crea

Cimatica: all’origine dell’universo, il suono.

Il suono che crea le forme

Ernst Chladni (1756-1827), conosciuto come il padre della Cimatica, ha fornito una dimostrazione scientifica del modo in cui le vibrazioni influenzano la materia. Attraverso i suoi esperimenti, ha evidenziato come ogni frequenza sonora sia in grado di configurare la materia, come nel caso della sabbia e dell’acqua, che assumevano forme precise a seconda delle vibrazioni a cui venivano sottoposte.

Poiché il corpo umano è composto per oltre il 70% di acqua, le sue molecole reagiranno in maniera differente a ciascuna frequenza, suggerendo una connessione profonda tra suono e materia.

La Cimatica ha rappresentato un ponte tra la scienza moderna e antiche conoscenze spirituali, come quelle della tradizione vedica che celebrano il potere del suono creativo, come nel caso del mantra OM, o la celebre citazione biblica “In principio era il Verbo”.

Anche Pitagora, nella sua filosofia, parlava della “musica delle sfere”, ovvero della relazione tra la geometria delle forme e la musica. Nel XX secolo, la ricerca sulla Cimatica è stata portata avanti dal ricercatore svizzero Hans Jenny, che ha sperimentato l’effetto delle vibrazioni sonore su vari materiali, scoprendo che determinate frequenze generavano regolarmente le stesse forme geometriche. Una delle sue scoperte più affascinanti è stata la somiglianza tra le figure formate e le strutture cellulari degli organismi viventi.

Jenny arrivò alla conclusione che ogni cellula, ogni organismo, possiede una propria “nota” vibratoria, e che l’intero universo è una sinfonia vibrante in cui ogni elemento si armonizza con quelli affini.

Foto http://holystica.net

Conoscevate l’affermazione di Pitagora: «la geometria è musica solidificata»?

Conoscete l’affermazione di Pitagora: “La geometria è musica solidificata”? Questa concezione della realtà come intrinsecamente legata al suono è presente in molte tradizioni cosmologiche, le quali interpretano la materia come una rete di vibrazioni. Interessante è anche il fatto che l’uomo stesso venga visto come un essere vibrante, come suggerisce il termine “persona”, che deriva dal latino per sonare, ovvero “attraverso il suono”.

Numerose pratiche spirituali, come il Nada Yoga e il Canto Armonico, utilizzano il suono come strumento di connessione e risveglio. La musica, in quanto mezzo di guarigione, è stata impiegata fin dai tempi antichi, e se ne trovano testimonianze tra i Greci, nella Bibbia e nei Veda indiani. Più recentemente, la musicoterapia ha preso piede, sostenuta da studi scientifici nei campi della medicina, della fisica e della musica, portando una nuova consapevolezza sull’uso del suono come strumento terapeutico anche per i musicisti, che oggi riconoscono l’importanza di una qualità espressiva più consapevole.

Nonostante queste evidenti connessioni tra suono e realtà, spesso tali conoscenze sono percepite come parte di un mondo esoterico, distante dalla vita quotidiana, e di conseguenza sottovalutate. Tuttavia, i recenti studi scientifici potrebbero contribuire a cambiarne la percezione.

Nel XVIII secolo, il fisico tedesco Ernst Chladni scoprì che la sabbia, posta su una lamina metallica vibante come quella di un violino, si disponeva in figure geometriche diverse a seconda delle note emesse, rivelando così l’effetto concreto del suono sulla materia. Da questa scoperta nacque la Cimatica. Successivamente, nel XX secolo, Hans Jenny continuò le ricerche sulla Cimatica, scoprendo che specifiche vibrazioni sonore generano figure geometriche precise. Un aspetto particolarmente affascinante delle sue scoperte riguardava il fatto che i suoni di antichi linguaggi come il sanscrito e l’ebraico formavano la stessa figura dei simboli che rappresentano, rendendo tangibile la connessione tra linguaggio e vibrazione.

Inoltre, Jenny osservò che alcuni schemi geometrici rispecchiavano la struttura cellulare di organismi viventi, suggerendo che ogni cellula possieda una vibrazione unica, una sorta di “nota” specifica. Questo ci porta alla conclusione che l’intero universo è una sinfonia di suoni e vibrazioni, in cui le diverse parti si attraggono attraverso la risonanza con frequenze simili.

Vi lascio qua il video youtube: CYMATICS: Science Vs. Music – Nigel Stanford

I BENEFICI DEL SUONO SULLA MATERIA E GLI ASPETTI CURATIVI DELLA MUSICA

Secondo il dottor Victor Beasley, ricercatore presso l’Università della Tree di California, ogni cellula del corpo umano è circondata da un campo magnetico che interagisce con quello delle cellule vicine. Questo scambio di energie dà origine a un campo magnetico unico all’interno di ciascun sistema del corpo. Le vibrazioni generate dagli atomi all’interno delle cellule creano una risonanza, facendo sì che le cellule si allineino tra loro in armonia. Tuttavia, situazioni di stress, traumi o dissonanze energetiche possono far sì che questa “sinfonia” interiore venga turbata, causando malesseri o disagi fisici e psicologici. In questi casi, è possibile ripristinare l’equilibrio del corpo, riportando “il LA” della nostra vibrazione interiore al suo tono originale, tramite pratiche come la meditazione e l’ascolto di musica curativa.

Metaforicamente, il corpo umano può essere paragonato a uno spartito musicale, una sinfonia perfetta scritta dalla natura o da una forza superiore.

Quando alcune “note” del nostro organismo diventano stonate, l’armonia complessiva viene compromessa. In questi momenti, è fondamentale avere un “accordatore” – che sia un terapeuta, un maestro o semplicemente uno strumento che riporta ordine e armonia. La musica diventa quindi un mezzo potente per ristabilire l’ordine naturale del corpo.

Studi scientifici hanno dimostrato che il corpo umano, in uno stato di rilassamento, vibra a una frequenza di base che va dai 7,8 agli 8 Hz, la stessa frequenza di risonanza della Terra, conosciuta come risonanza di Schumann. La risonanza di 8 Hz è anche quella alla quale il sistema nervoso di tutte le forme viventi è sintonizzato. Le onde cerebrali in stato alfa (che corrispondono a uno stato di calma e serenità) si trovano anch’esse in questa fascia di frequenza. La musica che rientra in questo range di frequenze ha un potere rilassante e curativo, facilitando l’ingresso del cervello in uno stato di onde alfa, che favorisce il benessere psicofisico.

Inoltre, le ricerche sul rapporto tra suono e corpo umano hanno rivelato che le frequenze sonore influenzano la fisiologia anche quando non ne siamo consapevoli. Ad esempio, lo studio condotto dal professor R. Murray Schafer ha mostrato che la frequenza della corrente elettrica (60 Hz negli Stati Uniti e 50 Hz in Europa) è in risonanza con diverse note musicali: “si naturale” per gli statunitensi e “sol diesis” per gli europei. Queste risonanze naturali possono influenzare il nostro corpo in modo sottile, ma potente.

È ormai ben documentato che i suoni influiscono su vari parametri fisiologici come la respirazione, il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la tensione muscolare, la temperatura corporea e persino sulle secrezioni interne. Alcuni suoni, come le onde ultrasonore, che non percepiamo con l’udito, possono avere effetti profondi sul nostro stato fisico e mentale.

Questo dimostra che tutte le onde elettromagnetiche a cui siamo esposti, siano esse naturali o artificiali, influiscono sulle nostre funzioni corporee.

La musica, tuttavia, offre una via per ripristinare un equilibrio che potrebbe essersi incrinato.

Al fine di preservare la salute, è importante anche limitare l’esposizione a onde che non sono in sintonia con le nostre vibrazioni naturali, come quelle generate da antenne, centrali elettriche e fonti di alta tensione. In questi casi, si possono utilizzare dispositivi di protezione, come quelli per i cellulari, per ridurre l’impatto di queste onde dannose.

Nei prossimi articoli, esplorerò come la terapia musicale possa essere utilizzata per curare il corpo e favorire la guarigione, sfruttando il potere delle frequenze sonore come strumento terapeutico.

Grazie per aver letto questo articolo, che potrebbe risultare un po’ tecnico e complesso da spiegare. Tuttavia, nulla è più efficace che vivere e sperimentare direttamente per comprendere pienamente ciò di cui si parla.

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