Festa tutti i morti e tutti i santi specialmente in Sardegna.
1 E 2 NOVEMBRE.
Chiarimenti e divulgazione

Chiarimenti e informazioni anche storiche.
Salve a tutti, scrivo questo articolo perché voglio dire due parole al riguardo per portare Chiarezza per rendervi liberi di fare le vostre scelte in modo più consapevole.
I miei legami sono molto Spirituali alle antiche usanze e cerco di riportarle nel Nuovo Presente in una forma più Interiore adatta al periodo.
Il periodo dei morti in Sardegna è un momento di grande intensità spirituale, in cui la tradizione vive ancora profondamente. In questi giorni prestate ATTENZIONE agli eventi che fate o a cui partecipate!
In questi giorni i confini tra i mondi siano più sottili, rendendo le esperienze rituali particolarmente potenti e, talvolta, impegnative da gestire o anche pericolose per il Conduttore e il Gruppo di persone che viene seguito.
È essenziale fare attenzione alle attività e ai rituali che si intraprendono, soprattutto se guidati da qualcuno che non abbia una forte preparazione spirituale e fisica. In Sardegna, la porta dell’ovest, associata simbolicamente al mondo degli spiriti, può rivelarsi particolarmente difficile da gestire, anche per questo, è spesso consigliabile evitare esperienze di questo tipo, esperienze forti spirituali o altri rituali diversi durante questo periodo!
Riscrivo: chi fà certi eventi o chi conduce degli eventi o rituali che siano, deve essere una persona molto forte, molto potente che possa reggere dall’inizio alla fine quello che vuole andare a fare in questi giorni forti, e deve stare attento a non mettere in pericolo le persone che partecipano all’evento organizzato.
Abbiamo tutto l’anno da poter dedicare alle cose che vogliamo fare, farlo in questa settimana è molto rischioso. Ovviamente ci sono Rituali bassi e rituali di Ottava Alta che vanno a proteggere e a rafforzare in questo periodo in ricordo dei Santi e dei Defunti.
Cosa faccio io?
Io onoro e ricordo gli antenati, sempre e specialmente in questo periodo.
In questo periodo un buon modo di ricordare gli antenati e le antenate è mangiare quello che piaceva loro mangaire o fare le cose che a loro piaceva fare. Oppure preparare una cena tradizionale o un dolce che ai nostri antenati piaceva tanto cucinare.
Un’altra cosa secondo me importante e anche di tradizione è quella di “Pregare” per tenere lontane le anime cattive e aiutare le anime in pena come vi dicevo, anche in questo modo per aiutarle a ritrovare la strada verso “il Cielo”.
Questo è un modo sardo e Mediterraneo di ricordare gli antenati e le antenate. A tal proprosito vi allego un video dove vi spiego meglio il tutto e le azioni da fare e da non fare.
Video Youtube:
La festa Is Animeddas
Conosciuta come “Is Animeddas”, “Su mortu mortu” o “Is Panixedda”, a seconda delle zone dell’isola, è una festa della tradizione Sarda che vede proprio i bambini protagonisti.
Abbiamo varie usanze uguali o molto simili con queste feste, dove i protagonisti sono i bambini che vanno per le case a chiedere “le offerte per le anime” – bene, queste offerte diventano una sorta di Preghiera per queste anime.
Non in tutti i paesi della Sardegna queste feste sono uguali, spesso cambiano anche in base alla famiglia.
Il 31 mattina i bambini partono, anche la mattina prestissimo per girare le case per chiedere “I doni”. Queste feste aprono le feste del dono dell’autunno e dell’inverno
Come sempre da almeno 2 settimane in Sardegna ci sono vari movimenti sia Astrali che Spirituali, per chi come noi sa cosa sono, sono cose normali.
La forma del Dono è una preghiera per i defunti e i santi.
Questa festa del Dono, rappresenta di più il “donare” che chiedere il dono che ripeto, diventa poi il dono stesso una forma di preghiera, dietro tutto questo c’è un Senso Sacro della Sacra reciprocità cioè del donare La sacra reciprocità.
Se noi doniamo qualcosa verà in dono a noi ma non come pretesa, ma è proprio un equilibrio di Yin e Yang.
Periodo dal 1 al 2 novembre. In alcune famiglie l’usanza rimane per entrambi i giorni. L’usanza della data più importante è quella del 2 novembre.
Non c’entra con il 31 Ottobre che sarebbe il Capodanno Celtico che copre il 31 Ottobre e il 1 Novembre,
Nel mio caso scrivo della festa di Is Animeddas in Sardegna cioè “le Anime dei defunti” di tradizione classica sono le questue che vedevano protagonisti i bambini alla raccolta delle offerte per le anime che ancora vagano e che cercano la propria via per “andare oltre” – “tornare a casa”.
Il tratto più affascinante di questa ricorrenza o festa non sono i dolciumi, ma il tratto più affascinante della tradizione in questi giorni sono proprio le Tavole imbandite per il ritorno dei morti.
Invede di “dolcetto o scherzetto” viene usato “Si onada a is animas” oppure “seus benius po s’animeddas” che significa: “siamo venuti per le piccole anime!”.
Onorare in forma di dono per molte famiglie è anche prendere qualcosa che ai nostri Parenti o altri cari piaceva, e poi ricordarli quando prepariamo la tavola, quando prepariamo il cibo e nel mentre che mangiamo il cibo li ricordiamo… Anche questo è un dono e una preghiera.
Nelle tavole in molte famiglie spesso si apparecchia e si lascia il posto a qualcuno a noi caro in modo da ricordarlo e che stia con noi per quel tempo con nel piatto del cibo (possibilmente senza le posate per le credenze che se tu hai fatto qualcosa a quella persona quella ti venga a farti del male quel giorno, ma questi sono altri discorsi diversi).
In allegato metto un’altro breve video dove spiego in modo sintetico questo punto della festa tradizionale. Video youtube:
Le anime in pena – Di tradizione i morti mangiano
Spiego meglio, e di tradizione e convinzione comune che i nostri antenati tornino “a casa” tra il 31 ottobre e il 2 di novembre e che dopo aver controllato che tutto sia in ordine nella dimora, si gustino quei cibi che furono loro graditi in vita: fave, spaghetti e dolci tipici della propria terra, si può cucinare il pané è saba, preparare la frutta secca e mettere un po’ di alloro o rametti di Mirto in alcuni cibi... Ecco, questo è un’altra usanza antica dove si onorano i propri defunti: ecco che il cibo prende forma e diventa tramite fra vita e morte.
Non è un caso che Is Animeddas venga celebrato proprio tra fine ottobre e inizio novembre: l’autunno avanza, le giornate si accorciano, e l’oscurità — da sempre vicina al mondo dei defunti — prende il sopravvento sulla luce e sulla vitalità.
Le questue, i dolci e le tavole imbandite per i defunti incarnano un unico, profondo bisogno in questa tradizione: quello di ricordare gli antenati, onorarli e accompagnarli nel loro passaggio verso un’altra dimensione; per scriverlo in modo più sintetico sono anime “bloccate” tra le dimensioni di inferno e purgatorio. Ai vivi spetta il compito di prepararsi a questo incontro simbolico per aiutarli nell’andare oltre.
Nel mentre ci si raccoglie e si Prega per tenere lontane le anime cattive e aiutare le anime in pena come vi dicevo, anche in questo modo per aiutarle a ritrovare la strada verso “il Cielo”.
Non bisogna sottovalutare il Potere della Preghiera. Esistono varie forme per pregare che alcuni di noi possono scoprire e sentire in questa vita ad esempio:
- la Preghiera verbale e corporea
- preghiera della mente
- la preghiera di Cuore e Spirituale
- Preghiera ritualistica spirituale interiore
Ci sarebbero tante cose da dire al riguardo, ma a Sensazione di Cuore ognuno di noi può intuire e capire cosa sto scrivendo.
Ma la zucca è nella tradizione Sarda??
Esiste una usanza particolare in Sardegna ma anche in altri paesi dove la zucca viene utilizzata perchè in alcuni paesi è una tradizione molto sentita quella di utilizzare come mezzo la zucca. Ad esempio nella Barbagia Sarda e nella Corsica, si usano le zucche come ortaggio di stagione autunnale, e viene posta al di fuori delle case e portata in giro per il paese, come rito di protezione e propiziatore di pioggia.
In alcune zone la zucca si è rivelata la sostituta in origine di teschi umani, prelevati dai relativi cimiteri (non è ben chiaro se dei propri relativi cari defunti o generici) per essere utilizzati brevemente per lo stesso scopo di protezione e propiziatorio, e poi essere riposti al loro posto.
Tale usanza, per ciò che concerne la Sardegna nelle zone coinvolte, è probabilmente legata a culti antecedenti quelli Celtici e slegati da essi, ovvero quelli legati al popolo Nuragico.
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI SULLA ZUCCA
Per quanto riguarda il benessere e l’alimentazione, rimanendo in tema vorrei parlarvi delle proprietà della zucca .
Proprietà della zucca:
- Ha un basso contenuto di caloria.
- Essendo un ortaggio di colore arancione è ricca di carotine, sostanza che l’organismo utilizza per la produzione della vitamina A
- Ha tanti altri minerali e vitamine quindi fa veramente molto bene
- Contiene aminoacidi
- Proprietà calmanti
- Proprietà diurediche
- La polpa si può utilizzare per la pelle in caso di infiammazioni.
I semi: Ha buone sostanze che aiutano a proteggere la prostata e contrasta patologie urinario maschile e femminile e così facendo aiuta a prevenire la cistite. Hanno molte proteine.

Se hai bisogno di un supporto individuale, se hai domande o hai bisogno di vari chiarimenti e consigli anche su giusti integratori oltre che classica modalità naturale di assunzione, non esitare a contattarmi. Contattami sulla pagina dei contattami o sui social.
Curiosità Sarde
Nelle radici antiche della sardegna ci sono delle tradizioni sciamaniche nelle cose anche più banali o quasi da far paura che sono vive ancora oggi,come i detti: “se fai il monello arriva l’uomo nero”, “se mangi troppo potrebbe venire delle persone e aprirti la pancia e mangiarsi i tuoi spaghetti” e così via… Sono delle antiche storie quasi paurose che però educano tanto al mondo sciamanico degli spiriti al di là che poi non non tutti si ricordino più la loro utilità (intendo di queste storie).
Nel profondo queste feste sono anche utili per Riunire le famiglie in vari modi diversi, in vari gesti differenti visibili e invisibili e questo a livello Sciamanico nella cultura Sarda è sempre esistito ed è bellissimo. usciamo quasi tutta o tutta la famiglia
Vi condivido un evento sicuro di mia conoscenza, un evento alto da vivere nella luce.
Verso l’alto.

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Miriam Pala Operatore Olistico Certificato IPHM

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